La pandemia da Covid-19, subdola e silenziosa, è arrivata in Italia, come nel resto del mondo, influenzando anche la celebrazione del rito funebre.
Non si contano le famiglie che, durante i mesi di picco dell’infezione, hanno dovuto affrontare, oltre al dolore per la perdita di una persona cara, un “non funerale”: la pandemia ha reso, infatti, impossibile attuare qualunque tipo di celebrazione religiosa, e l’ultimo saluto viene concesso solo il giorno delle esequie, a feretro chiuso e a un ristretto numero di persone.
Il coronavirus ha stravolto gli usi e i costumi e ha compromesso le tradizioni funerarie, e questa situazione di negazione del momento rituale, per quanto giustificata dalla necessità di evitare assembramenti al fine di ridurre e contenere quanto più possibile l’epidemia, ha messo in luce l’importanza, forse troppo spesso minimizzata, del valore culturale e sociale dell’ultimo commiato.
Anche in questi mesi estivi, quando la curva dei contagi sembrava essere prossima a un’inversione di rotta permettendo di uscire da una situazione di emergenza, l’organizzazione del funerale è rimasta comunque ancorata a precise disposizioni ministeriali.
Il senso di solitudine, insieme all’impossibilità di esprimere il sentimento di compassione, rende così ancora più difficile l’elaborazione del lutto: impensabile potersi stringere tutti insieme, o anche solo ricevere la visita di parenti, amici o colleghi che certamente avrebbero piacere di partecipare al dolore di una persona cara supportandola in un momento così difficile.
La sensibilità e la vicinanza manifestate nei confronti di tutte le famiglie, e a maggior ragione di quelle colpite da un lutto da Covid-19, fanno parte della professionalità che da sempre distingue il modo di operare del team del Gruppo La Fenice, composto da titolari e collaboratori debitamente formati e con una grande esperienza alle spalle.
Gli uffici del Gruppo La Fenice si trovano a Torino in corso Siracusa 148/A (quartiere S. Rita), in via Cesare Pavese 4/B (quartiere Mirafiori), in via Gian Domenico Cassini 22/I (quartiere Crocetta) e a Rivoli nel Piazzale Cimitero.
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